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Unione Municipia

Unione dei Comuni di Motta Baluffi e Scandolara Ravara



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6 aprile 2020

UNIONE MUNICIPIA – COMUNI DI MOTTA BALUFFI, CINGIA DE’ BOTTI, SCANDOLARA RAVARA – EMERGENZA COVID-19

Emessa ordinanza Regione Lombardia n. 521/2020 “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della Legge 23 dicembre 1978 n.833 in materia di igiene e sanità pubblica e dell’art. 3 del Decreto Legge 25 marzo 2020, n.19.

 

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30 marzo 2020

UNIONE MUNICIPIA – COMUNI DI MOTTA BALUFFI, CINGIA DE’ BOTTI, SCANDOLARA RAVARA – EMERGENZA COVID-19

Emessa Ordinanza n.658/2020  della Presidenza Consiglio dei Ministri.

“Ulteriori interventi urgenti di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali  trasmissibili.”

 

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30 marzo 2020

COMUNE DI SCANDOLARA RAVARA – Ordinanza di chiusura del centro di raccolta comunale.

E’ stata emessa Ordinanza Sinacale n. 04/2020 “Ordinanza di chiusura del Centro di Raccolta Comunale in Scandolara Ravara”

 

 

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26 marzo 2020

UNIONE MUNICIPIA – COMUNI DI CINGIA DE’ BOTTI, MOTTA BALUFFI, SCANDOLARA RAVARA – EMERGENZA COVID-19

emesso Decreto Legge  25 marzo 2020 n.19 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 ” GU 79/2020

vigente dal 26.03.2020

 

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21 marzo 2020

UNIONE MUNICIPIA COMUNI DI CINGIA DE’ BOTTI, MOTTA BALUFFI, SCANDOLARA RAVARA – EMERGENZA COVID-19

il Ministero della Salute in data 20.03.2020  emana Ordinanza di ulteriori misure urgenti per il contenimento del  coronavirus.

 

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20 marzo 2020

COMUNE DI MOTTA BALUFFI – Ordinanza Sindacale n.4/2020 – Chiusura al pubblico cimiteri comunali.

emessa Ordinanza Sindacale n. 04/2020 avente per oggetto “Ordinanza contingibile e urgente di chiusura al pubblico dei cimiteri comunali di Motta Baluffi e Solarolo Monasterolo”.

 

 

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18 marzo 2020

UNIONE MUNICIPIA COMUNI DI CINGIA DE’ BOTTI, MOTTA BALUFFI, SCANDOLARA RAVARA – EMERGENZA CORONAVIRUS

Decreto Legge  17/03/2020 n. 18

“Misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emerenza epidemiologica da COVID-19.”

pubblicato su G.U. n. 70 del 17.03.2020.


18 marzo 2020

UNIONE MUNICIPIA- COMUNI DI CINGIA DE’ BOTTI, MOTTA BALUFFI, SCANDOLARA RAVARA – EMERGENZA CORONAVIRUS

TUTTO CIO’ CHE SI DEVE SAPERE – REGOLE PER GLI SPOSTAMENTI

VOGLIAMOCI BENE

“IO RESTO A CASA”

Per contenere il contagio dovremmo evitare ogni contatto con gli altri e quindi rimanere tutti a casa. Tuttavia il Paese non può fermarsi, le attività principali devono andare avanti e si deve consentire di raggiungere i luoghi di lavoro a chi non può lavorare da casa propria, così come bisogna dare la possibilità di muoversi a chi ha bisogno di cure specifiche.

Per questo motivo il DPCM prevede delle deroghe con riferimento agli spostamenti. E si parla di lavoro, di salute e di necessità. Sono deroghe che nascono nell’interesse della comunità e non dei bisogni del singolo, con l’eccezione di ciò che riguarda lo stato di salute di ciascuno. È per questo motivo che si raccomanda di non spostarsi per fare una passeggiata (se lo facessero tutti ci si ritroverebbe in massa in strada) o per andare a trovare un amico.

Mentre si può raggiungere l’ospedale per fare una terapia o visitare un genitore anziano se è solo e malato (e non quando ne sentiamo la mancanza). Si può andare a fare la spesa rispettando le misure di precauzione perché è necessario per la nostra salute.

E per i singoli casi che ci interrogano basta che ciascuno risponda alla domanda “È davvero necessario spostarmi?” La risposta la conosciamo noi e non il poliziotto che ci ferma per il controllo. E deve essere la risposta di un singolo che si sente tutt’uno con gli altri e che antepone il bene comune al proprio.

Fonte: sito della Polizia di Stato

Il Ministero dell’Interno, in data 17 marzo 2020, ha reso disponibile on line il nuovo modello di autodichiarazioni in caso di spostamenti che contiene una nuova voce con la quale l’interessato deve autodichiarare di non trovarsi nelle condizioni previste dall’art. 1, comma 1, lett. c), del D.P.C.M. 8 marzo 2020, che reca un divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus “COVID-19”.

Il nuovo modello prevede anche che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo, il cittadino viene esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità.

Fonte: sito del Ministero dell’Interno

 


18 marzo 2020

UNIONE MUNICIPIA- COMUNI DI CINGIA DE’ BOTTI, MOTTA BALUFFI, SCANDOLARA RAVARA – EMERGENZA CORONAVIRUS

COME RACCOGLIERE E GESTIRE I RIFIUTI DOMESTICI.

Si pubblicano e istruzioni impartite dall’Istituto superiore della sanità per la gestione  dei rifiuti in relazione alla trasmissione  dell’infezione da virus COVID-19 aggiornate al 14.03.2020


18 marzo 2020

UNIONE MUNICIPIA- COMUNI DI CINGIA DE’ BOTTI, MOTTA BALUFFI, SCANDOLARA RAVARA – EMERGENZA CORONAVIRUS

ATTENZIONE  ALLE FRODI  INFORMATICHE SUL CORONAVIRUS.

La Polizia postale mette in guardia sul phishing, mail ingannevoli che veicolano virus per i computer. Segnalare i casi sospetti.

Aprire solo le mail “sicure”, che vengono da account ufficiali e verificati, e segnalare i casi sospetti sul sito commissariatodips.it, gestito dalla Polizia postale e delle comunicazioni.

Valgono anche e soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria per il contenimento del contagio da nuovo Coronavirus (Covid19) le raccomandazioni che in questi giorni la postale sta ribadendo a fronte dei casi di frode informatica scoperti in questi giorni legati alla preoccupazione generale per il diffondersi dell’epidemia.

Tra queste, si registrano le e mail firmate da una certa dottoressa Penelope Marchetti, presunta “esperta” dell’Organizzazione mondiale della sanità in Italia, dal linguaggio professionale e credibile, che invitano le vittime ad aprire un allegato, infetto, che conterrebbe indicazioni per evitare il contagio da Coronavirus. Il virus inforamtico – o “malware” – veicolato, della famiglia “Ostap”, punta a prendere i nostri dati sensibili.

Un altro caso è quello scoperto dal Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) della Polizia postale, che ha portato alla luce una campagna di false email in giapponese, provenienti  apparentemente da un centro medico che invitano ad aprire un allegato con presunte informazioni sul diffondersi dell’epidemia. Anche qui si tratta di un virus malevolo che punta a credenziali bancarie e dati personali della vittima.

Altra frode intercettata è quella delle email che invitano ad aprire un file zippato contente documenti Excel, veicolo di un virus informatico di tipo RAT chiamato “Pallax”. Con un click il virus consentiva agli hacker di assumere totale controllo del dispositivo attaccato, in maniera invisibile.

Sempre della “famiglia” RAT è il virus nascosto in un file denominato CoronaVirusSafetyMeasures.pdf, con la capacità di impossessarsi del dispositivo e trasformarlo in un computer “zombie”, usato da remoto per compiere altri attacchi informatici.

Informarsi dalle fonti istituzionali e accreditate, e segnalare alla Polizia postale ogni caso sospetto, è il modo per mantenere un approccio obiettivo e sicuro di fronte al rischio di incappare in frodi informatiche favorite dal momento di vulnerabilità collettivo.

Fonte: sito del Ministero dell’Interno




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